martedì 22 maggio 2018

PROTEZIONE CIVILE: INCLUDERE PER VALORIZZARLA








Stefano Azzarelli

Finalmente si legge nel programma di due candidati sindaci qualcosa a riguardo della "Protezione Civile" ed in particolare sul "Gruppo Comunale di Protezione Civile"... era ora!!!! Mi chiedevo, da cittadino, perché un candidato sindaco, per definizione "primo cittadino" e "prima autorità di Protezione
Civile", non avesse a cuore questo strumento di coordinamento delle istituzioni, enti, corpi e associazioni che intervengono a livello locale e nazionale al fine di garantire l'incolumità delle persone, dei beni e dell'ambiante.

Purtroppo il Comune di Spoleto, con i suoi 39 mila abitanti, cinquantuno frazioni che si estendono su 350 chilometri quadrati, rientra nella zona sismica 1, ovvero ad alto pericolo, dove si possono verificare forti terremoti; come se non bastasse, l'Ispra lo segnala anche per dissesti idrogeologici. Il nostro territorio è attraversato da importanti canali che in passato hanno esondato, provocando danni ingenti. La storia ci insegna che fenomeni del genere si ripetono; a conferma di ciò, il nostro territorio è stato oggetto di studi importanti. E' stata pubblicata una relazione sul dissesto idrogeologico di Spoleto, a firma del Professor Carlo Cattuto - Dipartiento di Scienze dalla Terra, Università degli Studi di Perugia - nel 1996, dal titolo: "L'esperienza del Tessino, un torrente a rischio per la città di Spoleto". Il lavoro si rivelò preoccupante al punto che la Prefettura di Perugia, il 17 novembre 1998, nella persona del Prefetto (Anna Maria D'Ascenzio) convocò d'urgenza una riunione con tutti i soggetti interessati (Autorità di bacino del fiume Tevere, Regione Umbria ambiente-infrastrutture e protezione civile, comandante provinciale dei vigili del fuoco, il direttore del Consorzio della bonificazione umbra, condomini dell'edificio in oggetto),nella quale intimava all'attuale sindaco quale autorità di protezione civile "di includere la situazione nelle previsioni del piano comunale di Protezione Civile, al fine di poter attuare con tempestività le misure previste a salvaguardia della popolazione". Correva, come detto, l'anno 1998: ad oggi niente è stato fatto! Sul territorio abbiamo una diga importante, una grande risorsa, ma anche un grave problema che può provocare conseguenze catastrofiche se non monitorata costantemente; le zone sottostanti interessate devono essere oggetto di un piano specifico di protezione civile per l'evacuazione nel caso in cui si verifichino problemi, come richiesto ultimamente dal Prefetto. L'attuale dirigenza ha in esame ciò? Sono sufficienti gli argomenti di cui sopra per far capire l'importanza della Protezione Civile?

Cari candidati sindaci, a prescindere chi di Voi vincerà, penso che al nostro territorio - come ad ogni cittadino che lo vive - non interessi la bandiera politica con cui Vi candidate, ma solo ed esclusivamente l'impegno per la cura dello stesso e dei sui abitanti, con tutte le bellezze storiche ed architettoniche, la sua cultura... Siamo uno dei Comuni più belli d'Italia, conosciuto in tutto il mondo: dite che valga la pena fare qualcosa? Io penso proprio di sì. Anche dai banchi dell'opposizione, perché la nostra città non deve essere terreno di scontro politico come è stato fino ad ora.

La Protezione Civile significa Protezione del cittadino e del suo territorio: non solo dopo che si è verificato un evento calamitoso importante, ma va studiato per individuare le cause degli eventi calamitosi e determinarne i rischi in modo da prevenirli, per rendere minimo il danno possibile. il piano di Protezione Civile mira a questo: dobbiamo solo applicarlo e fare in modo che ogni cittadino ne abbia conoscenza.

In ogni frazione del comune costruiamo un piccolo centro di Protezione Civile dove si possa dialogare con i cittadini, dove possiamo apprendere da loro le criticità del territorio in cui vivono, chi meglio di loro ce le può segnalare? Trasmettere a loro l'informazione e la formazione per auto protezione da tenere in caso di eventi calamitosi; avere sul posto dei referenti a cui comunicare tempestivamente possibili situazioni di allerta; referenti che possano comunicare in tempo reale la situazione in luogo. Aprire le porte della sede a tutti i cittadini per riunioni periodiche a tema.

Solo con lo studio approfondito del territorio si possono individuare le aree più esposte con l'identificazione dei rischi e di conseguenza attivare presso gli enti preposti la loro attenuazione o rimozione. La conoscenza del territorio riportata su apposite mappe messe a disposizione e condivise con tutte le strutture o corpi facente parti della Protezione Civile, facilitando il lavoro che sarebbero tenuti ha svolgere in casi emergenziali.

La Protezione Civile si può avvalere di una risorsa importante, il volontariato; donne e uomini di tutte le età che dedicano il loro tempo libero ed in maniera completamente gratuita agli altri, valore inestimabile che non può assolutamente essere disperso, ma valorizzato. Nel volontariato entrano anche validi professionisti che vanno accolti con il rispetto dovuto affinchè possano apportare contributi importanti in tutti i settori. Per fare ciò è importante che a dirigere la Protezione Civile ci siano persone competenti in materia, che amino il territorio e si sentano loro stessi volontari; non come ironia della sorte, potrebbe succedere di mettere un qualsiasi dirigente...magari forestiero che vive a centinaia di Km. da Spoleto e trascorre parte del suo tempo sui mezzi di trasporto facendo il pendolare.

Le associazioni di volontariato non devono essere in competizione con il gruppo comunale, come è successo fino ad ora, per colpa di qualche politico non attento, ma ne devono esserne parte integrante e collaborare a pieno titolo; la sede della Protezione Civile deve essere la sede di tutti...perché tutti impegnati nello stesso scopo e per avere la possibilità di cooperare simultaneamente. Il territorio è esteso, ognuno può avere il suo compito secondo la propria specializzazione e Spoleto anche in questo ha delle eccellenze; associazioni con unità cinofile, associazioni con mezzi antincendio, associazioni per personale e mezzi specializzati nel recupero e trasporto di beni culturali, associazioni con personale e mezzi di soccorso sanitari, ecc; sono risorse che insieme al gruppo comunale fanno grande una Protezione Civile.

Se riusciamo a immaginare una Protezione Civile, ricca di volontari provenienti da tutti i settori, compatta e animata, stimolata ed aiutata da tutti i politici, a prescindere dal colore politico, penso che possa essere l'orgoglio del Sindaco e di ogni cittadino; può essere l'esercito dispiegato sul territorio che può aiutare e supportare tutti per ogni occorrenza, un esercito la cui bandiera è il senso civico!!!!!

(*) ex volontario "gruppo Comunale di Protezione Civile"